Dona il tuo 5 per 1000
a sostegno della sanità

C.F. 93481210727




Art. 32. 

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Come donare il tuo 5x1000?

La procedura per donare il 5×1000 è davvero semplice:

Il 5×1000 non è una donazione, quindi non beneficia delle agevolazioni fiscali (ad esempio, non si può detrarre dalle tasse), ma non ha neppure oneri aggiuntivi perché il contribuente è comunque tenuto a pagare l’IRPEF. Puoi donare il tuo 5 per mille anche se non devi presentare la dichiarazione dei redditi. Per maggiori informazioni, ti basterà recarti presso gli uffici postali o un Caf.

Che significa “5×1000”? 

Il termine “5×1000” indica proprio la percentuale dello 0,5 per cento dell’imposta netta (IRPEF) che è possibile destinare all’ente prescelto. Se ad esempio si ha un reddito di 20.000 euro, la quota assegnata all’ente è di circa 24 euro. Si tratta quindi di una risorsa fondamentale per moltissimi enti tra cui anche il Casp.

Come si fa a destinare il 5×1000? 

Il 5 per mille è uno strumento totalmente gratuito, non comporta alcun costo, ma, nonostante ciò, è ancora poco conosciuto. Destinare il 5×1000, inoltre, è semplicissimo: basta ricordare il codice fiscale del Casp e comunicarlo al proprio CAF o Commercialista. Se invece si compila il 730 online o in formato cartaceo è sufficiente inserire il codice fiscale e firmare nel riquadro dedicato del form cartaceo.

È possibile donare il 5 per mille anche senza presentare la dichiarazione dei redditi? Si!

Anche chi non fa la dichiarazione dei redditi ha la possibilità di donare il 5×1000 attraverso la scheda integrativa per il 5×1000 contenuta nella Certificazione Unica. Questa scheda va messa in busta chiusa, e occorre apporre la scritta “scelta per la destinazione del 5×1000 dell’IRPEF”, con indicazione di nome, cognome e codice fiscale. La busta va consegnata quindi ad un ufficio postale oppure ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, Caf, ecc.) od in alternativa tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.